
Se dopo 30 anni di Leggi, Circolari, Sentenze, Dichiarazioni di sdegno,
ANCORA SI MUORE SUL LAVORO
forse è il caso di chiederci cosa abbiamo sbagliato.
I grandi problemi non hanno mai una sola causa
e non si curano con un solo rimedio.
Queste riflessioni vogliono offrire alcuni accorgimenti
chiamando le cose per nome senza l’omertà di tacere
situazioni sulle quali regna un incomprensibile silenzio.
Si parla di Sicurezza sul Lavoro soltanto in occasione di grandi disgrazie e invece
io penso che sia necessario farlo senza aspettare la prossima.
Vorrei aprire un confronto per consentire a chi rischia nei capannoni, nelle
officine, nei cantieri, di offrire il suo pensiero a chi, nelle stanze dei Ministeri, ha
il compito di predisporre le misure di Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro.
Quando matura in noi il desiderio di realizzare qualcosa dobbiamo sempre
valutare che la cosa importante non è la nobiltà dell’obiettivo che vogliamo
conseguire, ma saper individuare le strade percorribili per raggiungerlo.
Molte lodevoli iniziative naufragano perché non vengono individuate le azioni
giuste per realizzarle.
TEMI TRATTATI

IL PROBLEMA
La prima cosa da chiarire è che
gli infortuni/morti sul lavoro non
sono “il problema da risolvere”,
perché sono l’effetto di un
diverso problema: la
organizzazione del lavoro
delle nostre Aziende.

LA VITA COMODA
Alla ricerca della comodità, che
oggi sembra aver preso un posto
importante nei nostri pensieri,
si accompagna una pigrizia
mentale che ci fa considerare le
vicende che ci toccano solo nella
loro finale ed evidente
manifestazione.

IL SERVIZIO DI PREVENZIONE
“Le capacità ed i requisiti
professionali dei Responsabili e
degli Addetti ai Servizi di
Prevenzione e Protezione interni
o esterni devono essere adeguati
alla natura dei rischi presenti sul
luogo di lavoro e relativi alle
attività lavorative”.

I PROFESSIONISTI D’IMPRESA
La Legge n. 12 del 1979 stabilisce che
l’amministrazione del personale delle aziende può
essere fatta soltanto da Commercialisti, Consulenti
del lavoro, Avvocati, e Associazioni di PMI. Però la
grande maggioranza dei Professionisti che hanno
avuto dallo Stato questa esclusiva non ha riservato
tempo alla Sicurezza perché oberata da altri
impegni. La loro assenza ha consentito l’ingresso a
soggetti che, pur animati dalle migliori intenzioni,
non hanno la professionalità necessaria per
gestire una azienda.

LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI
Il primo concetto fondamentale da trasmettere
ai lavoratori, ( cosa che non si riesce a leggere
tra le righe di nessun programma formativo,)
è che, a differenza del passato quando preso
il diploma potevi buttare via i libri, oggi il
continuo apprendimento di nuove cose è
ormai una necessità indispensabile per la
nostra vita: da quando acquisti uno
spremiagrumi per la tua cucina a quando
ti trovi su una impalcatura di lavoro.